profumi che “ricordano”

11 Febbraio 2011 0 Di Rosanna Prezioso

La membrana olfattiva è l’unico punto del corpo umano in cui il sistema nervoso centrale si trova in contatto diretto con l’ambiente che lo circonda. Tutte le altre informazioni sensoriali devono prima passare per il talamo. L’olfatto, tuttavia, viene prima elaborato nel sistema limbico, una delle parti più antiche del cervello e sede degli impulsi sessuali ed emotivi. Ciò significa che prima ancora di sapere che siamo in contatto con un odore lo abbiamo già captato e vi abbiamo reagito.
L’archivio degli odori depositato nel nostro cervello può essere aperto in qualsiasi momento anche a nostra insaputa, per esempio entrando in un ascensore o passando davanti a una panetteria. Grazie al sistema limbico, evocando un odore se ne evocano anche le emozioni che lo hanno accompagnato, magari senza riuscire a ricordare la situazione precisa in cui quell’odore è stato avvertito per la prima volta.
La memoria olfattiva è il filo sottile che ci lega al passato, non solo quello dell’infanzia ma anche quello più recente di un viaggio o di una crociera. I nasi di professione, quando sono in mancanza di ispirazione partono per un viaggio a caccia di nuovi odori con i quali costruire, una volta ritornati nei loro atelier, i nuovi profumi che ci faranno sognare.