qualcosa di dolce? crostata per cominciare
Ci sono ricette che si possono improvvisare, altre che vanno seguite alla lettera, come nel caso dei dolci che richiedono un rispetto millesimale degli ingredienti e delle dosi, soprattutto per chi comincia. Un buon punto di partenza, per chi è alle prime armi e non vuole spendere troppo tempo in cucina, potrebbe essere la crostata, classico esempio di “easy cooking” a patto che non ci si spaventi, come è successo a me la prima volta, nel vedersi le mani tutte impiastricciate di pasta appiccicosa senza sapere come fare per liberarsene. Mentre, insistendo un pochino a manipolare la pasta le mani tornano come per incanto perfettamente pulite e ci si ritrova fra le dita una bella palla di pasta morbida, liscia e lucida, che chiede solo di essere plasmata.
la ricetta
A ogni 100 g di farina vanno uniti 50 g di burro, 50 g di zucchero, 1/2 cucchiaino di lievito in polvere, 1 rosso d’uovo e una presina di sale.
♦ Normalmente io moltiplico la dose base per tre e oltre ai tre rossi aggiungo un bianco d’uovo mentre di lievito in polvere ne metto un cucchiaino raso.
♦ In una ciotola sufficientemente capiente mettere prima la farina, il burro a temperatura ambiente a pezzetti, lo zucchero, il sale, il lievito e infine le uova lasciandole cadere in una fossetta al centro della farina. Con la forchetta iniziare a mischiare il tutto fino a ottenere un effetto “sbriciolato”. A questo punto intervenire con le mani comprimendo forte le briciole di pasta finché, grazie al burro e allo zucchero che nel frattempo si sciolgono, non si arriva a una palla compatta, liscia e omogenea.
♦ Toglierne un terzo per le finiture e formare un disco con la pasta restante. Disporre il disco sul fondo di una teglia rotonda precedentemente imburrata o rivestita con carta da forno, e allargarlo premendo con le dita come si fa con la pizza fino a ricoprire bene e senza buchi tutto il fondo della teglia.
♦ Sopra il disco si potrà mettere uno strato di marmellata oppure no; sopra la marmellata si potranno disporre a vortice sottili fette di mela pulita e sbucciata, o di altra frutta, e si potrà creare una sorta di grata con bastoncini fatti con la con la pasta messa da parte. Per finire, su tutto il perimetro della torta si disporrà un bastoncino sottile di pasta che servirà anche a contenere la farcitura. Per un risultato più professionale, su tutti i bastoncini della grata e del bordo si possono passare i rebbi di una forchetta schiacciando leggermente in modo da creare piccoli solchi che cuocendo daranno alla crostata un aspetto più rifinito.
♦ Tempo di cottura: mezz’ora o poco più a 175°C.
♦ Una volta presa la mano, e se si ha più tempo da spendere ci si può sbizzarrire con le decorazioni sostituendo i bastoncini di pasta con dischi, cuori, lettere dell’alfabeto e disegni vari ritagliati dalla pasta tirata a sfoglia.
♦ Infinite anche le possibili farciture, dalla ricotta lavorata con uova, zucchero e uvetta alla crema pasticcera con aggiunta di amarene, dai vari tipi di marmellata, con o senza aggiunta di frutta, al cioccolato fondente.
♦ La frutta estiva, come pesche, albicocche, fragole, fichi o frutti di bosco, una volta addolcita con un po’ di zucchero può essere anche aggiunta cruda sulla crostata già cotta e magari ricoperta senza nient’altro che un velo di sciroppo ottenuto facendo addensare sul fuoco una soluzione di acqua e zucchero.
(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)
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