sempre e solo proteine
Le possibili alternative per piatti di sole proteine sono davvero tante, basta far lavorare la fantasia. Eccone alcune ampiamente sperimentate.
• Insalata di trota. Lessare in poca acqua e sale con aggiunta di qualche spicchio di limone e un mazzetto di prezzemolo una o due trote eviscerate. Dopo 15 minuti scolarle e spolparle eliminando la pelle e le spine. Disporle in una zuppiera e condire con sale, pepe, aglio, prezzemolo e qualche goccia di succo di limone. Volendo variare, si possono anche condire con la maionese dietetica.
• Orata o branzino al sale. Riscaldare bene una padella antiaderente per grigliate. Nel frattempo spargere su un foglio di stagnola o di carta oleata uno strato sottile di sale fino della lunghezza e larghezza del pesce. Prendere per la testa e la coda il pesce pulito ed eviscerato e posarlo sul sale prima da un lato e poi dall’altro come se si volesse infarinarlo. Quindi posare il pesce completamente ricoperto di sale sulla padella preriscaldata e lasciarlo cuocere 6 minuti da un lato e 6 dall’altro se la taglia del pesce è media-piccola, monoporzione. Calcolare 10-12 minuti per lato per pesci più grandi, da due-tre porzioni. Una volta cotto il pesce non ha bisogno di nulla, è già saporito così, basta togliergli la pelle e le spine.
• Gamberi alla paprica. Disporre i gamberi in una teglia con un po’ di brodo vegetale e condirli con un pizzico di sale, un cucchiaio di paprica dolce e mezzo cucchiaino di paprica piccante. Mettere nel forno a 180 gradi per 15 minuti e servire. Se piace di più, la paprica può essere sostituita dal curry.
• Grigliata di seppie. Arrostire sulla griglia o sulla piastra ben calda le seppie precedentemente pulite cuocendole prima da un lato e, quando si vedranno i segni scuri della griglia, dall’altro. Disporre su un piatto e condire con sale, origano e poco olio (un cucchiaino) per chi se lo può permettere.
• Grigliata mista. Su un’ampia padella antiaderente predisposta per grigliate si possono arrostire contemporaneamente seppie, gamberi e gamberoni, sarde, naselli e sgombri. Appena cotti condirli con sale e origano e, a piacere, pochissimo olio.
• Lonza allo yogurt. La lonza è la parte più magra del maiale ed è quindi ammessa nella dieta. Mettere un bel pezzo di lonza (almeno mezzo chilo) in un tegame antiaderente senza olio né burro. Lasciarla rosolare un po’ da entrambi i lati, quindi coprirla a metà con yogurt magro. Chiudere bene il tegame con un coperchio su misura e lasciar cuocere a fuoco bassissimo per almeno un’ora dopo aver aggiunto anche un pezzetto di dado vegetale, un giro di pepe, 3 o 4 spicchi d’aglio interi, salvia, rosmarino e, a metà cottura, un cucchiaino di curry piccante e uno di curry dolce. A cottura ultimata la carne deve risultare tenerissima. Può essere servita sia calda, con il suo fondo di cottura, sia fredda, tagliata a fettine sottili.
• Tagliata di pollo al limone. Mettere a bagno per qualche ora due petti di pollo interi nel succo di un limone grande (o di due piccoli) e di un’arancia, più sale, pepe e un po’ di buccia di limone grattugiata. Quindi arrostire i petti in una padella antiaderente ben calda, girandoli da entrambi i lati e profumandoli con foglie di salvia, rosmarino e senape in grani. Quando iniziano a dorarsi prolungare la cottura aggiungendo il succo di limone e d’arancia rimasto, più un pezzetto di dado vegetale e qualche grano di senape. Lasciare addensare il sugo in una specie di glace da versare, poi, sui petti di pollo tagliati a fette sottili. Aggiungere sale e pepe se serve.
• Insalata di pollo. Cuocere in padella antiaderente un petto di pollo girandolo e rigirandolo finché non è ben cotto dentro e fuori. Lasciarlo raffreddare e quindi affettarlo in senso trasversale a fettine sottili. Saltarlo appena in padella con un cucchiaino d’olio e radicchio rosso tagliato a striscioline. Aggiungere qualche pinolo, uvetta, cumino, pochi grammi di quartirolo tagliato a dadini e condire con aceto balsamico, sale, pepe.
(Da “La gola e la linea”, inedito di Rosanna Prezioso)